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TUTTI GLI UOMINI SONO RESPONSABILI PER L’AMBIENTE … I MEDICI LO SONO DUE VOLTE

ISDE Italia, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e di FNOMCeO e il contributo della società farmaceutica Chiesi, ha realizzato il manifesto “Io sono un medico per l’ambiente”, rivolto in primis a medici e operatori sanitari ma anche a pazienti e decisori politici.

Concentrandosi su 4 tematiche (crisi climatica, inquinamento ambientale, stili di vita salutari e acquisti verdi), il manifesto indica 6 specificità per quanto riguarda le buone pratiche da promuovere tra operatori sanitari, pazienti e decisori politici.

Arrestiamo la crisi del clima

Lotta all’inquinamento

Stili di vita
salutari

Acquisti responsabili
riciclo e riuso

Diventa un
Medico per l'Ambiente

LE AZIONI DEL MANIFESTO

Acqua: non bere acqua in bottiglia ma, quando possibile, privilegiare quella del rubinetto che spesso ha caratteristiche organolettiche migliori ed è sottoposta a rigorosi controlli di qualità. Usare l’acqua sempre con parsimonia.

L’impiego di acque minerali in bottiglia rappresenta una spesa ingiustificata (costa fino a 1.000 volte di più), anche a causa degli involucri di plastica o di vetro che devono essere raccolti e smaltiti. L’acqua dell’acquedotto è sottoposta a periodici controlli di qualità e possiede caratteristiche organolettiche sovrapponibili e spesso migliori dell’acqua venduta in bottiglie. La necessità di assumere acqua povera di sostanze minerali (oligominerale) non ha fondamento scientifico: è indicata soltanto in rare patologie, quali le malattie renali. L’acqua delle falde idriche può essere inquinata da prodotti tossici (cromo esavalente, arsenico, trielina, atrazina, PFAS), è necessario, quindi, monitorare attentamente la qualità dell’acqua e le possibili fonti di contaminazione. L’acqua è un bene comune, molto prezioso e non deve essere mai sprecata, anche perché la siccità nel mondo sta aumentando a causa dei cambiamenti climatici (eliminare le perdite lungo le condutture degli acquedotti, annullare tutti gli sprechi domestici). 

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Ridurre il consumo di carne e di alimenti di origine animale: riduce le emissioni di gas serra prodotte dagli allevamenti intensivi del bestiame (bovini, ovini e altri ruminanti producono molto metano enterico) e contemporaneamente riduce il rischio di malattie ischemiche e di obesità.

Inoltre gli allevamenti intensivi richiedono per i mangimi enormi monoculture intensive, spesso OGM, che provocano gravi deforestazioni, inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria (ossidi d’azoto e ammoniaca responsabili della produzione di polveri sottili secondarie). Sono anche all’origine dell’antibiotico-resistenza e quindi di possibili pandemie batteriche, oltre che virali (influenza aviaria, suina, ecc.). Infine la produzione di carne ha un’altissima impronta idrica, con consumi di acqua 10/100 volte superiori al cibo vegetale.

Prediligere dunque l’assunzione di alimenti ricchi di vitamine e antiossidanti come legumi, frutta e verdura.

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Andare in bicicletta o a piedi fa bene alla salute: studi scientifici hanno dimostrato che andare in bicicletta e camminare tutti i giorni aiuta a prevenire l’infarto, l’ipertensione, l’obesità, l’astenia muscolare e i disturbi del sonno.

L’andare a piedi o in bicicletta è un modo concreto e quotidiano per combattere la sedentarietà è un’attività adatta a persone di ogni età, dai bambini, nei quali favorisce lo sviluppo armonico, fino agli anziani, dei quali salvaguarda l’autonomia funzionale aiutando a prevenire le malattie dell’invecchiamento.

Ricorrere ai mezzi pubblici, alla bicicletta o  a camminare contribuisce alla diminuzione dell’inquinamento soprattutto urbano. Gli spostamenti in auto per accompagnare o riprendere i bambini da scuola contribuiscono da un 30% al 40% dell’inquinamento urbano.  Sostenere e promuovere iniziative come il “Pedibus” o il “Bicibus”, dove genitori, nonni, volontari, accompagnano a turno i bambini a scuola su percorsi e orari stabiliti, in sicurezza. Sollecitare gli amministratori locali a investire su tali percorsi e, in genere sullo sviluppo di una città “amica” di pedoni e ciclisti.   La scuola deve essere sollecitata  a collaborare e promuovere i progetti. E’ scientificamente dimostrato che i bambini che vanno a scuola a piedi o in bici sono più ricettivi rispetto a quelli accompagnati in auto, sviluppano autonomia e  socialità.  Il medico può indicare a propri assistiti i benefici dell’attività fisica del cammino o della bicicletta in sostituzione dell’auto anche utilizzando i percorsi quotidiani casa-lavoro, casa-scuola.

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Evitare di utilizzare contenitori in plastica: Ogni anno solo nelle acque del Mediterraneo finiscono 570 mila tonnellate di plastica, l’equivalente di oltre 33 mila bottigliette di plastica gettate ogni minuto. Ma quello che è sempre più preoccupante è che l’inquinamento da plastica sta continuando a crescere e, se non verranno studiate soluzioni più che efficaci, entro il 2050, questo si quadruplicherà. Occorre acquistare prodotti imballati in cartone, vetro o materiale biodegradabile e occorre realizzare la raccolta differenziata dei propri rifiuti casalinghi. 

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Implementare il consumo di alimenti biologici e a km0: Acquistare frutta e verdura coltivate senza uso di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti, tutela l’ambiente e la nostra salute. I pesticidi infatti sono una causa importante dell’inquinamento delle acque superficiali e profonde e dall’acqua finiscono in tutta la catena alimentare.

Alcuni pesticidi, come il clorpirifos, sono definiti interferenti endocrini, sostanze che non hanno soglie di sicurezza e pertanto possono esercitare effetto tossico anche quando presenti entro i limiti massimi residuali consenti per legge.

Inoltre, l’agricoltura biologica non prevede l’impiego di organismi geneticamente modificati (OGM).  E riguardo agli allevamenti , gli animali vengono allevati garantendo loro cicli di vita più naturali, in spazi più ampi e anche all’aperto, nutriti solo con prodotti vegetali e rispettando il loro fabbisogno, con il divieto assoluto di utilizzo di ormoni o stimolanti artificiali della crescita.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che mangiare biologico, riduce l’esposizione a pesticidi: dal punto di vista composizionale, ii cibi biologici sono  più ricchi di polifenoli, sostanze antiossidanti e anti-infiammatori e fondamentali per la salute del microbiota intestinale,  vitamine  ( in particolare la C), minerali  (calcio, ferro, cromo e magnesio),e acidi grassi polinsaturi omega-3.

Alberi e foreste sono vere medicine per le persone: favoriscono il benessere e la guarigione dalle malattie, prevengono le patologie croniche e riducono l’insorgenza dei tumori. Passeggiare regolarmente nel verde induce nel nostro cervello la nascita di nuovi neuroni e protegge dal Parkinson e dall’Alzheimer. Gli alberi mitigano il clima, assorbono gli inquinanti e l’anidride carbonica; sono la principale arma contro i cambiamenti climatici.

Dobbiamo tutelare al massimo gli alberi e il verde, piantarne di nuovi e smettere di tagliarli, perché serviranno decenni ai nuovi alberi per darci gli stessi benefici di quelli che tagliamo. Usare il patrimonio arboreo per la produzione di energia da biomasse non significa produrre energia in maniera sostenibile e salubre : a parità di energia elettrica creata, viene emessa più anidride carbonica del carbone e la combustione del legno produce circa un terzo di tutto il PM 2,5 atmosferico, causando decine di migliaia di morti precoci ogni anno in Italia e nel mondo. 

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Aria

 

non consumare carburanti di derivazione “fossile”. Quando possibile ricorrere a energie rinnovabili e ridurre l’uso di autoveicoli privati in città.

Acqua

 

privilegiare l’acqua del rubinetto che spesso ha caratteristiche organolettiche migliori ed è sottoposta a rigorosi controlli. Non sprecare acqua.

Biodiversità

 

Antibiotici: solo quando indispensabili! Di regola sono inutili, ed espongono a rischi, presenti e futuri, paziente e familiari. La norma è evitarli, lasciando decidere al medico eventuali eccezioni.

Radiazioni ionizzanti

non eseguire mai radiografie senza una specifica indicazione clinica.

Alimentazione

 

limitare i cibi di origine animale e quelli trasformati di produzione industriale. Privilegiare frutta, verdura, cereali e legumi integrali, meglio se freschi, locali, di stagione e coltivati in modo biologico.

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